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CITTÀ DI CULTURA

SISTEMI TERRITORIALI

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Il modello Ri-Gymnasium, che affronta i temi della valorizzazione territoriale, del bene comune, dello spazio pubblico, della coesione e della inclusione sociale, dello sviluppo sostenibile, in maniera unitaria e nella loro complessità, nel momento storico in cui la politica fatica a fronteggiare il fenomeno del nuovo urbanesimo, a volte incontrollato, e del conseguente depauperamento di vaste aree periferiche del paese.

Costruire sistemi territoriali esaltando le singole identità, nella logica di rete, e non mortificandole, è un modello vincente. Declinata nelle sue diverse, infinite, possibili articolazioni, la cultura si pone come cardine dello sviluppo e presupposto di una nuova policy, per una città non più preda del quotidiano e priva di strategie, ma decisa a seguire la strada della ricerca identitaria e della rigenerazione urbana, come occasioni di crescita sociale e sviluppo economico, con progetti e programmi condivisi, tra la pubblica amministrazione e la comunità dei cittadini e delle imprese.

“La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.”

 

Italo Calvino

 

PROGETTI

LE RETI

Piccoli Centri in Rete - Il progetto dello Spazio Pubblico come occasione di rigenerazione urbana, sviluppo, coesione e inclusione sociale era il claim del progetto di Ri-Gymnasium, alla Biennale dello Spazio Pubblico di Roma 2017. Da allora, tramare reti è stato il presupposto per la riuscita di ogni progetto di sviluppo territoriale, di Luca Calselli e Dario Biello.

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